“Attenzione a non mettere in contrapposizione i giovani del ’68, che sono ora anziani, con i giovani di oggi, che saranno anziani domani. Identificando i primi come coloro che hanno sognato, che si sono impegnati, che hanno lottato e che hanno ottenuto conquiste e diritti. E i secondi come i ‘bamboccioni’, gli svogliati, i senza speranza e senza capacità di mobilitarsi per il proprio futuro.” Queste le parole dei Segretario generale Uil Pensionati Romano Bellissima intervenuto ieri, giovedì 15 marzo, alla presentazione del libro di Lidia Ravera ‘Il terzo tempo’.
“In effetti – ha proseguito Bellissima – gli anziani di oggi, oltre ai tanti meriti, hanno anche inquinato il pianeta e consumato risorse come mai prima, hanno accumulato un debito pubblico enorme, hanno ridotto al lumicino la credibilità della politica e portato all’estinzione i partiti tradizionali. Tutto è relativo, quindi. E oggi più che mai serve capacità di riflessione.
Il libro di Ravera offre tanti temi di ragionamento e contemporaneamente suscita emozioni. Ci offre un quadro convincente della grande rivoluzione demografica in atto. Alla paura della morte, oggi si è aggiunta la paura dell’invecchiamento e poi la paura della perdita della autosufficienza. Si riducono i nuclei familiari. Aumentano le famiglie composte da una sola persona. Cresce la solitudine. In questo contesto, la perdita della propria autonomia assume un carattere ancora più drammatico. Spero che la lettura di questo libro aiuti tutti a comprendere quanto c’è da fare.”